
Assemblea Assomac 2025: focus su Made in Italy e industria locale, più forza grazie alle nuove tecnologie e partnership strategiche
Si è svolta venerdì 20 giugno, presso il Kilometro Rosso Innovation District di Bergamo, l’Assemblea Generale di Assomac, l’associazione italiana che unisce i costruttori di tecnologie meccaniche per la lavorazione della pelle, delle calzature e della pelletteria.
Assomac rappresenta un comparto significativo dell’industria italiana, con 137 aziende associate e circa 3.000 addetti occupati. Nella relazione di apertura del presidente Mauro Bergozza, è stato esposto un inquadramento generale della situazione del settore, che ad oggi sta attraversando una fase di contrazione dovuta a diversi fattori concorrenti: la pressione competitiva dei mercati asiatici, il rallentamento del segmento del lusso e le dimensioni spesso limitate delle imprese italiane, che possono rendere più complessi gli investimenti in innovazione e sviluppo.
I dati economici del 2024 evidenziano questa tendenza: il fatturato del settore ha registrato una diminuzione del 12%, attestandosi a 575 milioni di euro rispetto all’anno precedente.
«Il settore sta affrontando una pressione crescente, in particolare da parte della Cina, che nel 2023 ha prodotto 12,3 miliardi di paia di scarpe, pari al 55% della produzione mondiale, una sfida non solo sul prodotto finito, ma anche sulle tecnologie dove la Cina è diventata il principale fornitore di macchinari per questi mercati», ha dichiarato il presidente Bergozza durante il suo intervento. «Di fronte a questo scenario, l’aggregazione tra imprese italiane del comparto, oggi per oltre il 70% costituite da micro o piccole realtà, non è più rinviabile. Le fusioni, le acquisizioni e le alleanze rappresentano una necessità strategica per poter investire, innovare e competere su scala globale.»
L’Assemblea, tuttavia, ha rappresentato un’occasione di confronto per individuare le possibili strategie di sviluppo, con particolare attenzione alle opportunità offerte dalle aggregazioni aziendali, dall’innovazione tecnologica, dalla digitalizzazione e dalle forme di collaborazione tra imprese.
Nel keynote speech tenuto dal Prof. Giuliano Noci, docente di Strategia & Marketing e Prorettore per la Cina del Politecnico di Milano, si è sottolineato come la trasformazione richiede che i macchinari non si limitino più alla funzione meccanica, ma diventino sistemi intelligenti capaci di governare e processare dati in tempo reale, anche grazie all’integrazione dell’Intelligenza Artificiale e all’analisi dei Big Data. Le aziende del comparto dovranno transitare verso un modello di business orientato alla fornitura di servizi piuttosto che alla mera produzione meccanica, sviluppando al contempo partnership strutturate con i segmenti a valle della filiera per creare rapporti di collaborazione strategica con la clientela finale.