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Il settore della pelle tra sfide e trasformazioni: Omar Cadamuro di PwC Italy delinea la situazione

L’industria della pelle sta attraversando un momento complesso, tra contrazione del mercato e sfide economiche globali. A delineare il quadro della situazione a Lineapelle 105 è stato Omar Cadamuro, Partner-Fashion Leader di PwC Italy, che ha condiviso dati, trend e prospettive per il settore.

Secondo l’analisi di PwC, l’ultimo anno ha visto una contrazione del mercato della pelle tra l’8% e il 9%, con una sofferenza accentuata nel comparto conciario, penalizzato dalla crisi dell’automotive e dal rallentamento del lusso. Il primo trimestre del 2025 non promette un’inversione immediata di tendenza: “Gli ordinativi ancora fanno fatica ad arrivare”, ha sottolineato Cadamuro, evidenziando la necessità di attendere il medio periodo per assistere a una normalizzazione dei volumi.

Aggregazioni e innovazione: le risposte del settore

Tra i fenomeni più rilevanti in atto, Cadamuro ha segnalato il crescente numero di acquisizioni e accorpamenti tra aziende della filiera. Un processo che proseguirà nei prossimi mesi, portando alla nascita di piattaforme produttive più integrate e strutturate.

Al tempo stesso, si sta affermando una nuova dinamica nel rapporto tra concerie e clienti finali. I brand della moda, messi alla prova da un mercato più selettivo e da un ripensamento delle strategie di pricing, chiedono sempre più innovazione. “Non basta più offrire solo nuove finiture e articoli – ha spiegato Cadamuro – ora il focus è anche sull’efficienza produttiva e sulla riduzione degli sprechi, in un’ottica di ‘operazione spreco quasi zero’”. L’adozione di macchinari avanzati per migliorare la resa della pelle diventa quindi una priorità, considerando che oggi fino al 30% della materia prima può andare scartato.

La comunicazione come leva strategica

Un’altra sfida cruciale per il settore è quella della percezione pubblica. Le campagne degli attivisti animalisti e le preoccupazioni ambientali impongono una narrazione più chiara e incisiva. Cadamuro ha ribadito l’importanza di perseverare nella comunicazione il racconto dei progressi fatti in termini di sostenibilità del comparto: dalla riduzione dell’impatto ambientale al miglioramento dei processi di filtraggio e recupero degli scarti.

“Bisogna continuare a comunicare e investire in questo ambito”, ha concluso.

Nonostante le sfide, dunque, il settore guarda al futuro con pragmatismo: trasformazioni, innovazione e consapevolezza ambientale saranno i pilastri su cui costruire la ripresa.

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