Giorgio Linea: laboratorio-boutique di eccellenza per la pelletteria di alta gamma

Una pelletteria? No, un laboratorio boutique
“Sono nata nella mia pelletteria. Il sangue che mi scorre nelle vene è passione.” Così si presenta Barbara Ricchi, titolare di Giorgio Linea, azienda toscana alle porte di Firenze che da oltre 40 anni è un punto di riferimento per lo sviluppo di prodotti di alta gamma nel settore della pelletteria di lusso. Vero e proprio hub creativo e centro di eccellenza, Giorgio Linea dedica il suo lavoro alla ricerca, alla prototipazione e all’ingegnerizzazione del prodotto per i grandi brand internazionali del lusso, con un approccio che parte dalla creazione del primo pezzo fino a giungere, qualora richiesto, anche la produzione industriale.
Dalla prototipazione al prodotto finito: quando il made in Italy fa la differenza
L’azienda, che collabora con i nomi più importanti del fashion system, vede nel know-how italiano la discriminante per fare la differenza: visione, problem solving e capacità di comprendere e anticipare esigenze tecniche e stilistiche.“Il nostro know-how è importante. Il nostro cuore è capire un progetto e sapere già come poterlo realizzare” – le parole di Barbara Ricchi che spiega come l’obiettivo sia sempre “trovare un’ingegneria del prodotto per dare un valore aggiunto al nostro Made in Italy”.
L’invito al comparto conciario: puntare a esclusività e flessibilità
In un contesto in cui la serie si riduce e cresce la richiesta di unicità, le aspettative verso i fornitori di pelle cambiano radicalmente. “Va alzata l’asticella del prezzo, ma abbassata quella dei (numeri n.d.r.) minimi” aggiunge la Ricchi che spiega come l’extralusso chieda oggi pelli esclusive, quantitativi ridotti e massima attenzione alla personalizzazione, anche sul lato della sostenibilità.
Da qui l’invito anche alle aziende di produzione della pelle di ripensare l’organizzazione interna: “Un piccolo dipartimento interno, in una conceria, può accontentare meglio il lusso” – spiega Ricchi – “perché oggi l’esclusività è più importante di tutto il resto.” È la stessa visione di “laboratorio boutique” che Ricchi applica alla sua azienda e che propone anche al comparto conciario: un modello capace di combinare attenzione sartoriale e servizio su misura per i brand.
La pelle, materia nobile e insostituibile
In un momento in cui il settore moda si confronta con nuovi materiali e con le sfide della sostenibilità, Barbara Ricchi rimarca un punto fermo: “La pelle è il materiale più lussuoso che possa esistere nella moda.” Un’affermazione che difende il valore intrinseco della pelle come materia viva, autentica, inimitabile, soprattutto nella pelletteria, dove artigianalità e materia prima — un sottoprodotto a cui viene data nuova vita — si fondono in un legame insostituibile.
Conclusione: un lusso che sempre più orientato all’esclusività
Dall’intervista emerge una visione chiara: nel settore dell’alto di gamma non basta più produrre bene. Serve progettare, innovare, dare identità. E per farlo, servono partner – come le concerie – capaci di trasformarsi, dialogare e offrire soluzioni su misura. L’intervista a Barbara Ricchi per Giorgio Linea mette in luce il posizionamento internazionale del made in Italy nel comparto pelle e moda di lusso.
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