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La pelle europea tra eccellenza e sfide: il punto di COTANCE a Lineapelle 105

L’industria conciaria europea rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello globale e continua a distinguersi per qualità e innovazione. 3.000 aziende e circa 30.000 lavoratori direttamente impegnati nella trasformazione di uno scarto dell’industria alimentare – la pelle – in un materiale di pregio. L’Italia gioca un ruolo chiave, rappresentando il 15% del valore globale della pelle e il 65% di quella europea. A ribadirlo è Gustavo Gonzalez-Quijano, Direttore Generale di COTANCE, la  Confederazione Europea dei Conciatori, che riunisce le associazioni europee del settore, ospite di INSIDE #Lineapelle105.

Senza l’industria conciaria, la pelle sarebbe solo uno scarto con un impatto ambientale enorme. Recuperarla e trasformarla significa ridurre i rifiuti e dare valore a una risorsa naturale”, sottolinea Gonzalez-Quijano, mettendo in evidenza il ruolo circolare del settore.

La sfida del regolamento UE sulla deforestazione

Tuttavia, l’industria conciaria europea deve affrontare sfide complesse, prima fra tutte l’inclusione della pelle nel regolamento UE sulla deforestazione. Annoverarla tra i materiali soggetti a restrizioni significa non tenere conto della sua natura di sottoprodotto, creando vincoli burocratici difficili da gestire. “La pelle è un sottoprodotto della carne, non può essere considerata un motore della deforestazione”, spiega Gonzalez-Quijano. L’Europa importa circa il 40% delle materie prime dall’estero, ma il nuovo regolamento richiede una tracciabilità dettagliata fino alla fattoria d’origine, un vincolo difficile da soddisfare per molte piccole e medie imprese del settore. “Stiamo cercando di convincere la commissione a far uscire le pelli grezze e le pelli conciate da questo regolamento”, afferma Quijano, spiegando che l’articolo 34.3 del pacchetto normativo consente una revisione dell’allegato in cui sono elencati i prodotti soggetti alle restrizioni. Un’opportunità, secondo lui, per escludere la pelle da queste misure, poiché non può essere considerata un motore della deforestazione.

Sostenibilità e innovazione per il futuro della pelle

Oltre alle normative, il settore guarda al futuro con un’attenzione crescente verso la sostenibilità. Il fine vita dei prodotti in pelle è un tema cruciale: scarpe, borse e divani devono essere valorizzati per ridurre gli sprechi e recuperare materiali. “Dobbiamo pensare a nuovi metodi di riciclo e riutilizzo della pelle per renderla sempre più sostenibile”, sottolinea il Direttore di COTANCE, confermando la missione del settore: innovare, preservare e valorizzare la materia nel rispetto della sostenibilità.

Cos’è COTANCE?

La Confederazione delle Associazioni Nazionali dei Conciatori e Rifinitori della Comunità Europea (COTANCE – Confederation of National Associations of Tanners and Dressers of the European Community) è l’organizzazione che rappresenta l’industria conciaria europea a livello istituzionale. Riunisce 11 associazioni nazionali del settore e lavora per difendere gli interessi delle aziende conciarie su temi chiave come regolamenti ambientali, tracciabilità, innovazione e sostenibilità. La sua missione è promuovere un’industria della pelle competitiva e responsabile, sostenendo il dialogo con le istituzioni europee e internazionali.

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