Modello distrettuale, co-creatività artigiana e eccellenza di nicchia: la forza del sistema moda italiano per CNA Federmoda

Una filiera sotto pressione, ma con risorse per ripartire
Durante la sua partecipazione al format INSIDE di #Lineapelle105, Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale di CNA Federmoda, ha offerto una lettura lucida e costruttiva del momento che il settore moda – e in particolare quello della pelle – sta attraversando. In un contesto complesso, segnato da difficoltà internazionali e nazionali, Franceschini ha sottolineato come il sistema possieda già in sé gli elementi per una ripartenza: “Il settore ha al proprio interno il DNA per ripartire.”
L’artigianato come valore aggiunto del made in Italy
Secondo Franceschini, l’artigianato e le piccole e medie imprese rappresentano il vero valore aggiunto del sistema moda italiano, grazie alla capacità di coniugare virtuosismo creativo e produttivo. Il modello distrettuale, che garantisce flessibilità e coesione di filiera, continua a essere studiato e apprezzato anche dai sistemi economici internazionali. Questo dialogo tra grandi brand e piccole realtà produttive è considerato fondamentale per una distribuzione equilibrata del valore economico lungo tutta la filiera.
Innovazione e tecnologie: una sfida per l’artigiano contemporaneo
Franceschini ha ribadito come l’artigiano non sia solo esecutore, ma spesso anche co-creatore del prodotto. Per questo è importante che le micro e piccole imprese siano messe nelle condizioni di accedere alle nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale, in un’ottica che potenzi le capacità produttive senza snaturare la centralità del lavoro manuale. La tecnologia, quindi, come alleata, purché accessibile e integrata con il sapere tradizionale.
L’eccellenza di nicchia come leva strategica
In un mercato dominato da grandi player, le produzioni di nicchia, orientate alla qualità e all’unicità, si confermano risorsa strategica. Franceschini ha evidenziato come CNA Federmoda riceva frequenti richieste da parte di operatori internazionali – anche tramite la rete diplomatica – per entrare in contatto con realtà artigiane italiane in grado di offrire produzioni limitate ma di alto profilo, dove gli artigiani diventano i veri “ambasciatori del made in Italy sono dati dal mondo dell’artigianato.”
L’intervento di Antonio Franceschini riafferma il ruolo centrale dell’artigianato e delle PMI nella filiera moda e pelle. Radici profonde, visione strategica e apertura all’innovazione rappresentano gli elementi fondamentali per un futuro sostenibile e competitivo. Il made in Italy, nella sua espressione più autentica, continua a passare per le mani degli artigiani.
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