Sfide e prospettive per il distretto conciario veneto: l’intervista a Giuseppe Valter Peretti, consigliere di Confindustria Vicenza Sez. Concia

Durante INSIDE #Lineapelle105, abbiamo avuto il piacere di ospitare l’intervista di Giuseppe Valter Peretti, consigliere di Confindustria Vicenza Sezione Concia. Con lui abbiamo parlato dello stato attuale del settore conciario veneto, della situazione attuale, delle sfide da affrontare, del valore della formazione e delle prospettive per il prossimo futuro.
La situazione del settore
“Ci stiamo difendendo, ma non siamo immuni alla situazione generale”, ha esordito Valter Peretti, all’inizio della sua intervista, in risposta al giornalista Andrea Guolo, che ha ricordato i numeri che fanno del distretto produttivo veneto il primo polo italiano della concia per valori di produzione. Tuttavia, come ha evidenziato il consigliere di Confindustria Peretti, come tutto il settore, anche questo comparto sta risentendo della crisi che ha colpito diversi mercati di destinazione della pelle, dall’automotive all’arredamento, fino al mondo della moda. Ipotizzando come, una prima ripresa, potrebbe giungere dall’arredamento, soprattutto sul mercato americano “se non verranno introdotti dazi particolari o difficoltà doganali”.
Innovazione, sostenibilità e nuovi assetti
Il distretto conciario veneto ha sempre puntato su innovazione, ricerca e sostenibilità per mantenere la sua competitività. Il ricambio generazionale nelle aziende locali sta contribuendo a garantire continuità, con un sempre maggiore interesse da parte dei giovani imprenditori. Inoltre, l’ingresso dei fondi di investimento nel settore sta modificando l’assetto industriale, offrendo nuove prospettive di crescita e consolidamento.
Formazione e attrattività per i giovani
Uno dei temi centrali per il futuro della concia in Veneto è la formazione di nuove generazioni di professionisti qualificati. “Si sta cercando soprattutto di rendere appetibile per i giovani il nostro mondo” le parole di Peretti che ha evidenziato come, le tante iniziative messe in campo, dalla tutela dell’Istituto Tecnico ai corsi post-diploma e post-laurea, si muovano con l’obiettivo di rendere la concia una scelta professionale più attraente rispetto al passato, oltre che gratificante. “Mi sembra che ci sia anche da parte delle famiglie e dei giovani un considerazione diversa nei riguardi il settore conciario” ha affermato Peretti che sul tema ha concluso sottolineando come i giovani possano “puntare sul nostro sul nostro settore come una possibilità di sbocco per la loro attività lavorativa, gratificante sia dal punto di vista economico che personale”.
Prospettive future
“Posso immaginare una realtà che non sarà dimensionalmente più grande di adesso” le parole di Giuseppe Valter Peretti rispetto a come potrebbe immaginare l’evoluzione futura del distretto conciario veneto che potrà forse essere “meno importante dal punto di vista quantitativo, ma che può ritagliarsi un futuro dal punto di vista qualitativo”
Guardando avanti, Peretti immagina dunque un distretto sempre più focalizzato sulla qualità, più che sulla quantità. “Non possiamo prevedere il futuro, ma possiamo lavorare affinché Arzignano e l’intero distretto rimangano un’eccellenza riconosciuta a livello globale”.
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