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Una storia familiare importante, passione per il lavoro, tenacia e stile: Nikolas Fuga racconta Fuga Italia

Abbiamo incontrato Nikolas Fuga, giovane e tenace imprenditore italo brasiliano, titolare di Fuga Italia, braccio del Gruppo Fuga, “Leather Division” dell’importante gruppo aziendale di famiglia che, oltre alla sede commerciale di Arzignano, conta in Brasile ben 5 concerie ed un magazzino di pronta consegna, con una capacità produttiva di oltre 9.000 pelli al giorno, tra wet-blue e finito.

A colpirci, l’elegante e raffinata semplicità di Nikolas e la sua evidente e profonda competenza nel settore, ma anche la storia della sua famiglia, fondatrice del Gruppo Fuga, che comprende più di 25 stabilimenti in Brasile, raggruppati su 6 divisioni (Leather, Food, Pet Food, Agro, Recyclable, Renewable Energy e Social Division), con un forte impegno nel sociale, grazie alla divisione che si occupa di progettualità solidali. Un vero e proprio impero, proprietario di diversi brand noti a livello internazionale (Fuga Couros, BioFuga, SulBeef, Dip Dog, per citarne alcuni), partito dalle umili origini di una famiglia di immigrati veneti che, intorno al 1880, in cerca di un futuro migliore, si trasferì in Brasile, lavorando come riparatori di calzature, fino alla fondazione della prima conceria, nel settembre del 1947.

  • Fuga Division Mappa
  • Fuga Division Mappa 2
  • Fuga Italia Fattoria

    Nikolas, il vostro è un cognome particolare e sembra carico di storia e significati…

    Il nostro cognome ha origini molto antiche: deriva dall’appellativo dato ad un uomo (chiamato poi “FUGA a Venezia”) che nel V secolo, durante gli attacchi del terribile Attila, aiutò molte persone a fuggire da Altinum (cittadina del nord Italia) per mettersi in salvo nella città lagunare. A Venezia la famiglia Fuga divenne famosa per la lavorazione del vetro – tramandata per oltre 700 anni – e acquisì titoli nobiliari, diventando un casato importante, tra il XVII e il XVIII secolo, per la Serenissima Repubblica. Crisi politiche ed economiche successive tuttavia, portarono parte della famiglia a trasferirsi in Brasile.

    Qual è stato il tuo personale approccio al mondo delle pelli?

    L’amore e la passione per la lavorazione della pelle si tramanda da quattro generazioni nella mia famiglia. Da noi è sempre valso il principio che “non si può separare la teoria dalla pratica”. Per questo, io ed i miei cugini, fin da giovanissimi, abbiamo accompagnato lo studio al lavoro. I miei primi giorni in conceria sono passati tra reception e pratiche burocratiche, per poi passare al laboratorio ed al lavoro sulle macchine. I miei zii, come mio padre, hanno sempre coinvolto i giovani della famiglia nella gestione aziendale, sia lato amministrativo che produttivo. Ho proseguito i miei studi specializzandomi in commercio internazionale e Fuga Italia è una grande sfida, che mi ha portato nella terra d’origine del mio bisnonno.

    Quando e perché avete deciso di “tornare alle origini” aprendo la società italiana?

    Nel 2017, per contribuire allo sviluppo dei prodotti del Gruppo Fuga e in ottica di miglioramento continuo della qualità, Fuga Couros ha deciso di dare vita alla settima realtà della Divisione Pelle, aprendo la società Fuga Italia in Arzignano, nel cuore del Distretto Veneto della Pelle, uno dei centri conciari più importanti e riconosciuti al mondo.

    Cosa significa per voi avere una sede nel Distretto Veneto della Pelle?

    L’Italia è sempre stata per noi un mercato fondamentale e le relazioni commerciali con essa sono iniziate ben prima del 2017. Velocità commerciale e di servizio mi hanno fatto tuttavia “innamorare” di quest’area e nel tempo è emerso il bisogno di avere una base qui. Sono costantemente in giro per il mondo e posso affermare che avere una sede nella capitale mondiale della pelle si è rivelata un’ottima alternativa. In nessun altro posto al mondo è possibile avere una visione così ampia, del mercato delle pelli e della tecnologia per concerie, come qui.

    Quali differenze trovi tra il mondo del lavoro brasiliano e quello italiano?

    In Brasile vige ancora una cultura “fordista” e una produzione seriale della pelle. L’Italia si è specializzata invece in una produzione dinamica e versatile, differenziando le provenienze della materia prima e le lavorazioni possibili. Fuga nasce qui proprio per aggiungere valore, esperienza e servizi a questo mercato che cerca velocità, serietà, regolarità dei prodotti e continuità aziendale.

    Come valuti il “sistema Italia”?

    L’Italia è un Paese ricettivo a nuove idee e a nuove imprese, anche se in alcuni casi, il sistema burocratico imposto dallo Stato può dissuadere gli investitori stranieri. Ciò che apprezzo di più degli italiani è la cura del dettaglio, la professionalità nel business oltre che il senso estetico, frutto di una storia e di una tradizione artigianale e artistica che ammiro. Nella moda, nell’abbigliamento, nella calzatura, toni ed accostamenti valorizzano la personalità di chi li indossa e fanno tendenza: il mondo intero viene a vedere cosa lancia l’Italia sul mercato per trarne ispirazione.

    Quali le linee guida per il futuro di Fuga Italia?

    Perseguiamo la strada della sostenibilità e della tracciabilità, attenti alla salute economica e sociale delle nostre aziende e delle persone che lavorano con noi. L’origine e la conoscenza della materia prima sono indiscutibili, ma per noi non basta essere “certificati”: occorre un impegno sociale ed economico che vada oltre i confini aziendali. Certamente, la realtà Fuga, grazie alle sue Divisioni operative, rappresenta un ideale di economia circolare e sostenibile, rispettosa dell’ambiente e delle persone.

    Scopri di più su Fuga Italia su https://www.fugaitalia.com/home-it

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