Le riflessioni del presidente di Sezione Concia, Mirko Balsemin, nell’intervista a Il Giornale di Vicenza
La recente intervista a Mirko Balsemin, presidente della sezione concia di Confindustria Vicenza, pubblicata su Il Giornale di Vicenza, offre spunti di riflessione significativi sul futuro del settore conciario nella Valle del Chiampo. “Vorrei offrire ai giovani, alla forza lavoro e agli imprenditori della Valle del Chiampo, una riflessione sul futuro industriale e soprattutto occupazionale di una terra dove il comparto conciario ha sempre avuto ed ha sicuramente un posto di rilievo” – le parole di Balsemin in apertura al discorso che ha toccato diversi concetti d’interesse.
Finanziamenti e Competitività Sostenibile
Esprimendo apprezzamento verso tutte le parti in causa, per i recenti finanziamenti ottenuti dal Veneto, ritenuti essenziali per lo sviluppo infrastrutturale e la competitività sostenibile del settore Balsemin evidenzia come “Gran parte di queste risorse verranno utilizzate per colmare carenze infrastrutturali e finalizzate ad una competitività sostenibile,” vedendole come una leva fondamentale per mantenere la competitività in un momento di incertezza globale.
Sfide e Innovazioni nel Settore Conciario
Affrontando le sfide significative del momento, Balsemin descrive un quadro complesso di fattori che influenzano il settore conciario, citando competizione internazionale e questioni ambientali, rilevando l’importanza di una gestione efficace dei rifiuti industriali e l’allineamento con ricerca e innovazione e ricordando l’impegno del settore verso la sostenibilità e verso un impatto ambientale sempre più ridotto, delineato nel “Progetto Concia verso l’impatto ambientale zero 2030”.
Prospettive Future e “Land Identity”
L’idea di un marchio distintivo, definito “Land Identity”, proposta dal presidente di Sezione Concia, è da lui intesa come un “percorso di azioni legislative” a garanzia della “superiorità commerciale in un quadro di competitività complessa”. Evidenziando la necessità di azioni positive per prevenire “il collasso del comparto”, in un contesto di sfide future, Balsemin ha concluso le sue riflessioni affermando: “Il 2024 è alle porte, nuove sfide ci attendono e gli imprenditori sono pronti a fare la loro parte”.
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