Sono 10 i milioni di euro stanziati dal MISE per le imprese dei distretti conciari
L’inizio del 2022 è segnato da un’importante notizia per il settore conciario: lo stanziamento di 10 milioni di euro di contributi a fondo perduto per tutelare le filiere e la programmazione di attività di progettazione, di sperimentazione, di ricerca e di sviluppo nel settore conciario. Le risorse del predetto fondo sono destinate ai distretti del settore conciario presenti nel territorio nazionale.
Il decreto, che porta le firme di Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico e di Franco, ministro dell’Economia e delle Finanze, evidenzia l’importanza dell’industria conciaria italiana e delle sue imprese, distribuite nei vari distretti produttivi, per il Made in Italy “dalle calzature all’arredamento, ma anche nell’ambito dell’automotive”. Un sostegno concreto del MISE, con contributi a fondo perduto per supportare la ripartenza della filiera della pelle.
La misura in sintesi
La misura, come si legge nel sito del Ministero dello sviluppo economico, è rivolta “alle imprese appartenenti ad un distretto conciario sul territorio nazionale che presentano, singolarmente o in modalità integrata di filiera, progetti d’investimento in grado di accrescere la competitività attraverso l’introduzione di processi produttivi digitali e innovazioni di prodotto.” Sono ammissibili alle agevolazioni “le spese complessivamente non inferiori a 50 mila euro e non superiori 200 mila euro, che includono anche attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, nonché garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti.” Il limite massimo delle spese ammissibili si alza a 500 mila euro “per progetti integrati di distretto che presentano determinate caratteristiche.”
In attesa del decreto esecutivo
Tale decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione. Si attende il prossimo provvedimento ministeriale dove verranno definiti i termini e le modalità per richiedere il contributo a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia e che, in quanto tale, gestirà la misura per conto del Mise.
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