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40 anni al servizio dell’ambiente e dello sviluppo del territorio. Luigi Culpo racconta Medio Chiampo Spa

Annoverata tra le imprese “top” per performance gestionali e affidabilità finanziaria, del settore Controllate a Maggioranza Pubblica, e protagonista dell’edizione appena conclusasi del Green Week Festival, ospite relatore a Parma nel panel “Sustainable leather: come un distretto diventa circolare”: Medio Chiampo Spa è esempio virtuoso di come la sostenibilità sia motore di crescita, sviluppo e innovazione.

Abbiamo incontrato Luigi Culpo, direttore della società di capitali (di proprietà al 50% dei comuni di Montebello V.no e Zermeghedo), gestore unico del servizio idrico integrato dei comuni di Montebello Vicentino, Zermeghedo e Gambellara, la cui capacità oggi è pari a quella che servirebbe alle esigenze di una città con 500 mila abitanti. Con il direttore Culpo abbiamo parlato dei riconoscimenti ricevuti, delle iniziative in corso, del Bilancio di Sostenibilità redatto in collaborazione con l’Università degli Studi di Varese, dell’anniversario per i 40 anni di depurazione e di futuro.

Dopo essere stati insigniti dell’Alta Onorificenza di Bilancio, in occasione del Premio Industria Felix, solo poche settimane la notizia del riconoscimento di Arera per la qualità del vostro servizio: di cosa si tratta esattamente?

L’agenzia nazionale Arera (Autorità di regolazione per Energia Reti Ambiente) ha un fondo premiante rivolto ai gestori in Italia e ai soggetti attuatori, che si distinguono per qualità tecnica, in base ai report riferiti all’Agenzia stessa. In questo caso, l’Autorità ha reso noto i risultati dell’applicazione del meccanismo incentivante della regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato per le annualità 2018-2019. Medio Chiampo riceverà circa 270.000 euro a titolo di premialità, per l’indicatore relativo allo smaltimento dei fanghi in discarica. Un riconoscimento molto importante che testimonia l’alto livello tecnico-organizzativo e i risultati raggiunti in termini di sostenibilità e protezione ambientale.

Cosa significa per Medio Chiampo questa menzione?

Il riconoscimento di Arera, al di là dei numeri contabili, premia la qualità tecnica e per noi è una grande soddisfazione. Le performance dell’impianto di depurazione e la capacità di programmazione ci hanno sempre garantito il massimo rispetto di tutti i parametri, permettendoci di essere più efficienti, in termini di consumi energetici ma stimolandoci anche a lavorare sempre alla ricerca di nuovi obiettivi di sostenibilità.

State lavorando anche al vostro primo Bilancio di Sostenibilità…

Si, lo stiamo redigendo in collaborazione con il dipartimento di Chimica e Scienze Ambientali dell’Università dell’Insubria di Varese. Una collaborazione di alto livello, partita da loro, dopo aver assistito ad una lezione da noi tenuta agli studenti del loro corso. Chiamati ad intervenire per parlare di sostenibilità d’impresa e dell’importanza della depurazione civile e industriale, per un utilizzo sostenibile della risorsa idrica, abbiamo presentato: le diverse soluzioni adottate, che ci permettono di riportare la qualità dell’acqua al livello idoneo alla sua re-immissione nell’ambiente; le innovazioni tecnologiche realizzate e quelle in programma per affrontare le sfide future. Solo due società hanno ricevuto questo tipo di invito, noi e la l’Oreal. È stato un onore e un grande piacere: c’è interesse a capire che cosa rappresentano aziende come la nostra, sul territorio. Oggi con i professori del dipartimento stiamo redigendo il nostro primo Bilancio di Sostenibilità, un percorso che culminerà presto con il Report di Sostenibilità: un’analisi del grado di sostenibilità attuale dell’organizzazione, ma anche la definizione delle progettualità di sostenibilità dei prossimi anni e dei rispettivi indicatori di performance.

Quali sono gli ambiti aziendali che hanno conosciuto più progresso negli anni?

Medio Chiampo è un’azienda che nasce per rendere sostenibile una determinata produzione tipica, locale. Come Acque del Chiampo, anche questa società fa della circolarità e della sostenibilità i propri obiettivi fin dalla sua fondazione e la nostra storia lo dimostra. Quest’anno festeggiamo i 40 anni dell’impianto di depurazione, avviato nel secondo semestre del 1982. Un arco temporale lungo contrassegnato da un’evoluzione consapevole delle necessità territoriali e dalla volontà di supportare le produzioni locali. Negli anni sono state ricercate e implementate nuove tecnologie in ambito di depurazione, che hanno portato ad una serie concreta di risultati. Le acque depurate rientrano sempre completamente nei limiti normati ed A.Ri.C.A. ci ha insignito in tutti gli ultimi esercizi di un Bollino Blu per la qualità delle acque allo scarico. Abbiamo inoltre cercato di affrontare il problema odorigeno: da oltre un anno e mezzo è in funzione un nuovo impianto di trattamento, studiato per gestire l’idrogeno solforato, che si dimostrato molto efficace nell’abbattere gli odori. Ma la ricerca di nuove soluzioni non si fermerà.

40 anni di depurazione: un traguardo importante. Come intendete celebrare l’anniversario?

Stiamo realizzando un libro per questo “compleanno” particolare. Un libro, a più mani, dal duplice taglio, sociologico e scientifico, che condensa tutto lo sviluppo socio-economico del nostro distretto.

Lo presenteremo ad ottobre e avrà l’obiettivo di mettere in luce il percorso evolutivo del nostro territorio. La nostra volontà è di sottolineare cos’è cambiato dagli anni 80 ad oggi e che incidenza può avere ancora il prodotto ambientale, all’interno di un’azienda a ciclo completo.

Per questo quarantesimo non mancheranno le inaugurazioni di nuove tecnologie e di nuovi spazi: il laboratorio, la centrale di sollevamento dei reflui, completamente ridisegnata e sistemata, l’innovativo impianto per l’abbattimento dell’idrogeno solforato.

Per la ricorrenza dei 40 anni, inoltre, parteciperemo all’Open Factory che quest’anno si svolgerà il 27 novembre. Una manifestazione nazionale di grande interesse a cui siamo particolarmente legati: per un’intera giornata le aziende aderenti apriranno le porte, contemporaneamente in tutta Italia, al grande pubblico. L’obiettivo è raccontare la società, rafforzare il legame con le comunità e con le persone, far percepire che le imprese sono un valore per tutti.

Qual è il vostro approccio al futuro?

Circolarità e sostenibilità sono il futuro e in questo senso, il piano promosso e coordinato dal Distretto Veneto della Pelle “Concia verso l’Impatto zero” ne traccia a tutti gli effetti la strada. Fare riferimento agli obiettivi dell’Agenda 2030 significa dirigersi verso il domani, segna il percorso per lo sviluppo industriale a beneficio dell’intero territorio. Il Distretto, come tavolo di aggregazione e confronto, ha raccolto nelle sue progettualità tutte le iniziative, i macro-obiettivi e le aree di sviluppo che interessano anche a Medio Chiampo e sono tante le sinergie che stanno nascendo.

 

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