Circolarità, sostenibilità e welfare aziendale. Mauro Bergozza ci racconta lo stile Bergi
Abbiamo incontrato Mauro Bergozza AD di Bergi Spa, azienda produttrice di macchine e tecnologia per l’industria conciaria socia del Distretto Veneto della Pelle, e Vicepresidente di Assomac, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Italiani di Macchine ed Accessori per Calzature, Pelletteria e Conceria. Con lui abbiamo parlato del suo costante impegno, personale e aziendale, nel percorso di trasformazione della realtà Bergi verso un modello industriale sempre più circolare, sostenibile dal punto di vita sociale oltre che ambientale.
L’alto livello di circolarità di Bergi, rilevato dal Circular Economy Lab
Bergi Spa è stata recentemente “oggetto” di un Assessment di Circolarità, valutazione realizzata dal Circular Economy Lab, il laboratorio nato, su iniziativa di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory, per contribuire ad accelerare la transizione delle imprese verso modelli di economia circolare. L’audit ha conferito un’indicazione molto positiva sul posizionamento dell’azienda nel percorso di trasformazione verso un modello circolare, prendendo in considerazione la distribuzione dei principi di circolarità̀ applicati da Bergi lungo tutta la catena del valore. L’analisi si è costituita per l’azienda anche come un importante momento di autovalutazione e di definizione di nuovi ambiti di miglioramento possibile, sui quali far convergere futuri investimenti.
Di questo e di altro abbiamo parlato con Mauro Bergozza. Ecco il dialogo che ne è scaturito.
Cosa significa per una realtà come la vostra ottenere un risultato positivo nell’assessment sulla circolarità?
Hanno registrato un livello di circolarità pari al 57%, quando mi dicevano che le aziende valutate nella provincia di Vicenza arrivano al massimo al 50/55%. Noi qui abbiamo superato la media riscontrata nelle aziende di tutta la provincia, non solo concerie o realtà della Vallata. Questo rating naturalmente ci serve non solo a livello di comunicazione ai clienti ma anche di agevolazioni che possiamo ottenere presso la banca stessa nell’ambito delle prossime progettualità da finanziare.
Parliamo di sostenibilità aziendale. Secondo lei da dove si parte?
Stiamo portando a termine la certificazione volontaria ISO 14001 per confermare i nostri requisiti nel sistema di gestione ambientale e certificare l’impatto dei nostri processi e questo è importantissimo. Ma per parlare di “sostenibilità” noi crediamo sia giusto partire dalla concezione stessa di “vita quotidiana in azienda”. Per noi è fondamentale che vi sia sostenibilità all’interno della struttura stessa, con l’attenzione sempre rivolta al benessere e alla salute dei dipendenti. Salvaguardare la salute dei nostri collaboratori significa creare le condizioni per lavorare meglio. Se l’ambiente è sano è più facile che un dipendente scelga di rimanere in azienda per molti anni anziché per periodi più corti. Stiamo cercando per questo di apportare continui miglioramenti nelle nostre sedi per renderle più salubri ed efficienti.
Investite quindi in continue migliorie strutturali?
Si, ad esempio, da quasi un anno a questa parte, abbiamo installato sia nello stabilimento di Arzignano che in quello di Gambellara, la macchina dell’acqua con tutti i filtri necessari per assicurare un’acqua pulita e sicura. I filtri sono sempre sostituibili e sono creati da materiali riciclati e riciclabili. Oltre a questo, nello stabilimento di Gambellara abbiamo sostituito completamente l’impianto illuminante con luci a led e il prossimo investimento in programma sarà la sostituzione degli infissi di tipo isolante in modo da usare meno riscaldamento e rinfrescamento possibile durante l’inverno e l’estate.
Inoltre state realizzando una nuova sede, come l’avete ideata?
Qui a fianco alla sede storica di Arzignano stiamo portando a termine un nuovo stabilimento pensato e creato principalmente in termini di sostenibilità. Luce massima naturale, con largo uso di vetrate sia laterali che sul soffitto. Pannelli e infissi termici, riflettenti per tenere la temperatura all’interno del capannone più costante. Per avere anche lì il minor utilizzo possibile di rinfrescamento e riscaldamento. Pannelli solari per la produzione di energia propria (anche se in realtà non siamo grandi consumatori di energia) e un impianto elettrico di nuova generazione gestito dalla domotica per ridurre i consumi senza ridurre il comfort.
Un edificio quindi che sarà espressione della vostra attenzione verso la sostenibilità ambientale ma anche all’etica sociale…
Si, abbiamo cercato di progettare ambienti “vivibili”. Un garage interrato per le auto dei dipendenti, in modo che possano essere al riparo dalla pioggia o dal sole durante l’anno e zone di carico e scarico coperte, per qualsiasi dimensione di camion ci possa arrivare, in modo da creare condizioni ottimali per gli operatori.
Che filosofia guida i vostri processi e quale stile portate in azienda?
Teniamo molto agli ideali di riciclo massimo, di scarto minimo e di massima differenziazione dei rifiuti. Praticamente per qualsiasi materiale che noi usiamo in ditta abbiamo una raccolta dedicata. Siano esse vernici, parti elettriche-elettroniche, metalli o plastiche: noi cerchiamo di fare meno secco indifferenziato possibile. E stiamo spingendo perché tutti i nostri dipendenti entrino in questa mentalità.
E per quanto riguarda la vostra produzione, qual è lo sviluppo tecnologico che state portando avanti in termini di sostenibilità?
Grazie ad un lavoro importante fatto dalla nostra Associazione di categoria Nazionale (Assomac) di cui sono Vice Presidente, quasi tutte le nostre macchine oggi sono munite di “Targa Verde”, un certificato spontaneo validato da un ente terzo, il RINA, che attesta il “carbon footprint” equivalente in CO2 per ogni mt2 di materiale prodotto (scopri tutto sulla Targa Verde). A breve completeremo la gamma.
Grazie a Mauro Bergozza per la testimonianza e per l’impegno continuo verso la sostenibilità del Distretto Veneto della Pelle
Scopri l’azienda su https://www.bergi.com/