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Il progetto ITALTANNERY presentato a Simac Tanning Tech

Quello della sostenibilità è un tema con cui ogni ramo dell’industria deve – e dovrà sempre più – confrontarsi, a pari passo con la qualità dei processi e dei prodotti. La crescita industriale, in passato riferita quasi solo all’incremento dei volumi, è oggi più legata alla riduzione dei consumi e all’ottimizzazione delle risorse, ambientali ed economiche. In questo quadro, intende inserirsi il progetto scaturito dalla collaborazione tra alcuni imprenditori del settore tecnologico e meccanico, della filiera della pelle, presentato ufficialmente all’edizione dello scorso settembre di Simac Tanning Tech Milano, che verrà riproposto anche all’evento Prossimapelle del 30 novembre.

Abbiamo incontrato Antonio Galiotto (Erretre e F.lli Carlessi), Cesare Dal Monte (Ger) e Mauro Bergozza (Bergi e Bertech), referenti delle 3 aziende socie del Distretto Veneto della Pelle, tra i fondatori di questo progetto (assieme all’azienda i-Tech di Sassuolo), per conoscere e capire meglio l’iniziativa dal nome ITALTANNERY PROJECT.

  • Italtannery Project Simac Tanning Tech Distretto Veneto Della Pelle 3

Antonio, cos’è ITALTANNERY PROJECT e da quali presupposti nasce?

Iniziamo subito col dire che ITALTANNERY PROJECT non è un prodotto, ma è un nuovo modo di interpretare lo sviluppo della tecnologia conciaria che, per crescere rapidamente, come la sostenibilità richiede, ha la necessità di essere sempre più condiviso, da diversi attori. Possiamo dire che ITALTANNERY PROJECT è la nostra risposta all’esigenza di ricercare e sviluppare nuove tecnologie, in grado di supportare la “conceria del futuro”: sostenibile e performante. Di fatto, abbiamo dato un nome a una collaborazione che da tempo era nata spontanea, come necessità di confronto e collaborazione. Frutto di quello spirito aggregativo, appreso in Assomac, nostra associazione di riferimento, come costruttori di macchinari, a cui dobbiamo proprio l’approccio dialogico, l’impulso alla ricerca di innovazione continua e la spinta verso la collaborazione interaziendale, che intendiamo portare avanti con questo progetto.

Quali sono gli obiettivi del progetto?

La mission è studiare nel dettaglio ogni fase produttiva, identificandone le variabili e le dinamiche, allo scopo di arrivare a garantire performance sempre migliori al processo conciario, per incrementare e stabilizzare la qualità della pelle, sviluppando una tecnologia che consentirà di replicare i risultati di produzione, riducendo le derive e gli errori.

Mauro, chi può far parte di questo progetto?

ITALTANNERY PROJECT è un progetto iniziato con 6 marchi fondatori (Bergi, Bertech, Erretre, F.lli Carlessi, Ger e i-Tech), ma è aperto anche ad altre aziende, in grado di portare un proprio contributo al lavoro di gruppo, condividendo il piano di investimenti in ricerca e sviluppo di strumenti per il rilevamento e l’elaborazione dei dati. Fondamentale per noi è che ogni partecipante condivida gli 8 valori posti quali “colonne portanti” dell’iniziativa: qualità, esperienza, performance, efficienza, ambiente, sostenibilità, etica, redditività. Valori questi mirati a delineare un’uniformità di approccio, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche dal punto di vista etico e sociale.

Cosa deve fare chi vuole unirsi a questo progetto?

Il comitato di base, costituito dai soci fondatori, sta scrivendo le regole comportamentali che ogni azienda deve tenere per garantire il sano sviluppo del progetto. Le aziende partecipanti, innanzitutto, devono avere un approccio al mercato altamente tecnologico, sia a livello tecnico ma soprattutto di controllo del processo. Devono partecipare a importanti investimenti in ricerca e condividere i risultati, in parole povere: si entra per investire in un progetto comune e non solo per farne parte e usufruirne “del buon nome”.

Cesare, in quale direzione state lavorando per raggiungere gli obiettivi prefissati?

In primis, stiamo lavorando per “fare sistema”, per arrivare a fornire le tecnologie necessarie ad un’industria della pelle orientata alla qualità totale, vale a dire: efficiente, ecologica ed etica. Tracciabile e ripetibile, quindi, su tutti i processi. Per farlo, occorre necessariamente affrontare argomenti come l’analisi dei dati e la tracciabilità: ambiti sui quali, noi soci fondatori, già da tempo ci confrontiamo e lavoriamo, per rispondere alle richieste del mercato. Serve tuttavia un linguaggio comune: il primo passo di ITALTANNERY PROJECT sarà quindi mirato a definire nuovi standard condivisi con i quali confrontarsi.

Qual è l’attività fondamentale del progetto?

Sicuramente la ricerca, campo su cui le aziende partner del progetto ITALTANNERY si devono necessariamente confrontare, mettendo a disposizione e a sistema tutto il proprio know-how, per fornire alle concerie le migliori soluzioni tecnologiche interconnesse. Per analizzare le soluzioni nella pratica, verrà utilizzato un apposito laboratorio di simulazione, dotato delle più moderne tecnologie.

Scopri di più su https://www.italtannery.com/

 

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