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L’impatto della pandemia Covid-19 sulla filiera della pelle veneta

La collaborazione del Distretto Veneto della Pelle con il dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, per il progetto di indagine e ricerca sugli effetti derivati dalla “crisi” Covid

Il Triveneto è stato particolarmente colpito dalla crisi pandemica in corso, sia in termini di contagi che di arresto delle attività produttive e commerciali a partire dai mesi di aprile e maggio 2020. Alla chiusura degli impianti produttivi si è sommata anche la crisi nei principali mercati di interscambio, interrompendo le catene di fornitura e impoverendo la domanda dai mercati esteri. Nel primo semestre 2020, le esportazioni complessive del Triveneto hanno subito una contrazione a doppia cifra, di poco inferiore a quella nazionale (-14,4% Triveneto contro il -15,3% Italia) pari a una perdita di 6,3 miliardi di euro.

Lo studio inter-universitario degli effetti Covid sui diversi distretti produttivi italiani confluirà in un libro

Anche il nostro distretto è stato messo a dura prova: nel secondo trimestre 2020, per quanto riguarda il settore concia si registrava un calo delle esportazioni del -43%. Il clima, nel distretto, era di forte preoccupazione per il futuro. In questo contesto, il professor Italo Trevisan, docente presso il dipartimento di Economia e Management, dell’Università di Trento, ha contattato il Distretto per coinvolgerlo in un progetto di ricerca sull’impatto della pandemia Covid 19 sulla filiera conciaria veneta. Tale indagine si inserisce in un contesto di studio inter-universitario più ampio, sugli effetti derivati dalla “crisi” Covid nelle diverse zone produttive locali e confluirà in un libro, di prossima pubblicazione, che raccoglierà le ricerche di professori di vari Atenei, svolte su diverse zone e settori produttivi italiani.

La partecipazione del Distretto Veneto della Pelle alla ricerca

Data l’importanza di un monitoraggio continuo del contesto operativo, il Consiglio direttivo di questo Distretto ha ritenuto importante partecipare all’indagine, contribuendo con la realizzazione di alcune interviste a campione in diverse aziende socie, utili ad avere un quadro aggiornato e dettagliato, di come l’attuale situazione stia impattando sulle singole imprese. Inoltre, per ampliare ulteriormente il campo d’analisi, sono stati intervistati anche rappresentanti di Associazioni di categoria ed Enti territoriali, come i Sindaci di alcuni comuni del Distretto.

La resilienza delle imprese venete

Da una prima analisi, i risultati sembrano essere molto incoraggianti. Nel terzo trimestre, le esportazioni del settore concia sono risalite velocemente, registrando un timido calo del -6% rispetto allo stesso trimestre nell’anno precedente. Inoltre, il dato cumulato dei primi 9 mesi registra un -13,8% per il distretto, contro il -27% a livello nazionale. Questa differenza tra la performance nazionale e quella del distretto sembrerebbe indicare una rinnovata capacità di resilienza delle imprese della zona, sicuramente trainata dal posizionamento di parte della produzione locale sui settori dell’arredamento e degli interni auto, la cui domanda ha risentito meno della crisi pandemica rispetto alla pelletteria e alla calzatura.

Le anticipazioni sui social network del Distretto Veneto della Pelle

L’indagine sulle industrie della filiera sta proseguendo anche in queste settimane, per monitorare il persistere della situazione di difficoltà, legata alle rinnovate restrizioni, a fronte dalla rapida diffusione delle nuove varianti Covid-19. In attesa della pubblicazione dei risultati della ricerca completa, vi invitiamo a rimanere collegati ai profili Social del Distretto Veneto della Pelle per le anticipazioni che daremo rispetto alle interviste fatte agli imprenditori e ai referenti dell’area produttiva veneta legata al mondo conciario ed al suo indotto.

 

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