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Contro il greenwashing, la prima sentenza storica

E’ notizia di pochi giorni fa, ma già sta facendo clamore! Lo scorso 26 novembre 2021 il Tribunale di Gorizia ha emesso la prima ordinanza cautelare contro l’attività di greenwashing messa in atto da un’importante azienda internazionale, che produce materiali alternativi alla pelle, anche per l’automotive. La sentenza, che ha fatto seguito al ricorso depositato il 15 luglio 2021 da Alcantara S.p.A nei confronti di Miko Srl, si sta delineando come un caso di giurisprudenza che può costituire un precedente importante contro l’“ambientalismo di facciata” e le comunicazioni fuorvianti in tema di sostenibilità.

I claim ingannevoli ora illeciti 

L’azione è stata perseguita da Alcantara contro Miko Srl, un’azienda che realizza e commercia “Dinamica”, un materiale impiegato anche nel settore automotive pubblicizzato da una serie di claim che lo descrivevano come: “la prima microfibra sostenibile e riciclabile”, “100% riciclabile”, “riduzione del consumo di energia e delle emissioni di CO2 dell’80%”, “amica dell’ambiente”, “scelta naturale” e “ecologica”.  A motivare il ricorso, le parole dell’AD di Alcantara, Andrea Boragno: “Ritenevamo che quella di Dinamica fosse una comunicazione ingannevole e la Corte ci ha dato ragione (…). Il greenwashing va spazzato via anche perché rischia di deviare investimenti su attività poco sostenibili rispetto ad altre che lo sono di più“.

Anche Save the Planet contro il green ingannevole

Una sentenza che ha trovato l’accordo di diversi soggetti e l’avvio di nuove iniziative contro le comunicazioni non corrette in tema di ecologia. Il caso è stato discusso infatti anche durante la conferenza stampa di Save the Planet, associazione no profit, molto attenta alle problematiche ambientali e naturali. “Non è tutto green quello che viene presentato come tale e i danni, in termini di concorrenza, possono essere elevati, ha dichiarato Elena Stoppioni, Presidente di Save the Planet, che ha avviato una commissione di esperti proprio per evitare comunicazioni scorrette e attività di greenwashing con l’aggiunta di una community, sul sito dell’associazione, per eventuali segnalazioni, anche anonime.

Fermare il “fenomeno patologico del greenwashing”: tra le motivazioni della sentenza 

La comunicazione influenza le scelte d’acquisto dei consumatori e il recente studio, condotto da McKinsey, conferma che oggi il 70% dei consumatori è pronto ad optare per prodotti eco-friendly, rispetto a quelli tradizionali, pagando prezzi più elevati. Ecco perché la sentenza emanata dal Tribunale di Gorizia acquisisce una valenza importante contro i soggetti che diffondono e propongono presunte qualità green non verificabili o non del tutto corrette. L’ordinanza infatti sottoscrive un principio importante: “Le dichiarazioni ambientali verdi devono essere chiare, veritiere, accurate e non fuorvianti, basate su dati scientifici presentati in modo comprensibile”. Un’affermazione che tutela i consumatori da messaggi pubblicitari errati e dal “fenomeno patologico del Green-washing” e che preserva chi realmente fa della sostenibilità una scelta vera e consapevole.

La replica della controparte alle disposizioni sancite dal Tribunale

Miko Srl, protagonista di questa prima sentenza in Italia (e tra le prime in Europa), ha specificato che i claim descrivevano Dinamica, ma non erano riferiti al valore del prodotto stesso. L’azienda pertanto contesta l’accusa di “ambientalismo di facciata” e ricorre in appello contro la sentenza del Tribunale che ha  ordinato a Miko la cancellazione dei claim utilizzati, “ritenuti illeciti”, stabilendo l’obbligo di pubblicazione del testo integrale dell’ordinanza sul suo sito, nonché l’invio dello stesso ai suoi clienti.

Al di là di tali repliche, resta il fatto che questa sentenza segna una vittoria importante, storica: il riconoscimento e la giusta risoluzione verso attività fuorvianti di greenwashing e l’importanza di valorizzare e proteggere una comunicazione più pulita e veritiera, aderente alle vere iniziative sostenibili.

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    Fonti: Adnkronos, Il Messagero, il Giornale, Save the Planet

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