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Gli eroi dello “scarto zero”: dal Distretto Veneto alla Milano Fashion Week

SICIT, azienda associata al Distretto Veneto della Pelle, leader nell’ambito dell’economia circolare, sul magazine internazionale “World Leather”

Nell’industria conciaria è fondamentale trovare il modo di riutilizzare i sottoprodotti e gli scarti della pelle, e l’Unione Europea promuove questo genere di attività come fulcro dell’economia circolare. La produzione della carne genera una serie di sottoprodotti tra i quali si trovano anche le pelli, utilizzate nelle attività conciarie come materia prima per la realizzazione di prodotti di elevata qualità. A sua volta, il processo di lavorazione della pelle dà origine a scarti e residui che, se non opportunamente recuperati, possono generare un certo impatto sull’ambiente. In particolare, nel Distretto Veneto Della Pelle vengono generate ogni anno circa 150 mila tonnellate di residui di lavorazione. SICIT, da oltre sessant’anni, recupera questi materiali di scarto rendendo così un servizio essenziale al settore conciario e, indirettamente, ai produttori di manufatti in pelle e ai vari brand. Grazie al suo ruolo strategico, nel 2019 SICIT ha ricevuto un premio per la tecnologia e l’innovazione nel corso della Fashion Week a Milano, con una sontuosa cerimonia svoltasi al Teatro La Scala.

Zero Sprechi

Il gruppo vicentino ha sviluppato metodi molto efficaci e innovativi per trattare i sottoprodotti conciari delle imprese del Distretto ed è attualmente un importante produttore di idrolizzati proteici di origine animale, dai quali è in grado di ricavare bio-stimolanti per uso agricolo e ritardanti per gli intonaci.

I bio-stimolanti aiutano gli agricoltori moderni a fare fronte alla domanda crescente di sostenibilità, favorendo, attraverso meccanismi completamente naturali, sia il ciclo vegetativo dalla germogliazione alla maturità sia l’assorbimento dei nutrienti essenziali. I bio-stimolanti possono essere quindi considerati doppiamente sostenibili perché aggiungono valore a uno scarto della lavorazione della pelle e, allo stesso tempo, incrementano considerevolmente la sostenibilità in ambito agricolo.

Nel settore dell’edilizia i ritardanti permettono di rallentare la velocità di presa dei cementi, aumentandone la lavorabilità e rendendo il processo più efficiente. Grazie a questi prodotti di origine animale, le tecnologie delle costruzioni possono quindi servirsi di materiali più eco-compatibili e sostenibili.

Presente, passato e futuro di SICIT

L’amministratore delegato di SICIT, Massimo Neresini, spiega che l’azienda trasforma ogni anno più di 130 mila tonnellate di scarti delle concerie in prodotti di alto valore aggiunto e privi di additivi inquinanti.

Il gruppo attualmente esporta i propri prodotti in più di settanta Paesi al mondo e nella prima parte del 2020 ha registrato una crescita nelle entrate del 9,4%, un risultato particolarmente brillante considerata la crisi economica in atto.

Nel corso del 2020 ha preso avvio anche il progetto di trattamento del pelo bovino, recuperando il quale è possibile sottrarre alle acque di scarico delle concerie una parte del carico inquinante.

La strada verso la versa sostenibilità promossa dal Distretto Veneto

il Distretto Veneto della Pelle stimola e promuove i progetti delle aziende associate nella direzione di un futuro sempre più green e sostenibile.

Per questo, ritiene particolarmente premiante il progetto di SICIT per alleggerire il processo di recupero delle acque reflue. Questo sarebbe indubbiamente un altro passo importante verso un’economia completamente circolare, che si sommerebbe, ad esempio, alla recente riduzione dell’utilizzo di combustibili fossili, alla sostituzione delle auto aziendali con veicoli elettrici e alla partecipazione del progetto di riforestazione della Valle Del Chiampo.

Tutte attività che il Distretto sostiene e sulle quali non mancheremo di aggiornarvi.

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